Magazine Virtù, Speciale Cronaca Diretta e scopri interviste e partner del progetto.

Si è svolto nel pomeriggio di martedì 24 Novembre l’evento digitaleVirtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”, per aumentare la consapevolezza sul concetto di sostenibilità alimentare e per promuovere la dieta mediterranea in tutti i suoi aspetti.

L’evento “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”, ha riscosso un grande interesse: circa 350 persone hanno partecipato mediante la piattaforma online, ma tante altre si sono collegate alla diretta Facebook.

L’appuntamento è stato organizzato dalla FIDAF, Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali, con la collaborazione della Music Theatre International - M.Th.I. e del CONAF, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, e con il patrocinio del  MIPAAF, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per condividere il concetto di sostenibilità alimentare e per promuovere li principi della dieta mediterranea in tutti i suoi aspetti: ambientali, nutritivi, sociali ed economici.

Prediligere alimenti prodotti con minore impatto ambientale, nutrienti e sani, ma anche gustosi e consumati in compagnia. Preferire porzioni  equilibrate, molto variate, con grande spazio per frutta e verdura, ma solo se di stagione, e a cereali integrali. Ridurre i consumi di carne rossa, che può essere parzialmente sostituita dai legumi. Puntare inoltre a un riciclo delle risorse e alla riduzione di perdite e sprechi alimentari: costano all’economia mondiale circa 990 miliardi di dollari ogni anno.

MAGAZINE VIRTU’

Da questo appuntamento ed in merito all’organizzazione di questo evento nasce il Magazine Virtù - Speciale Cronaca Diretta, il magazine dedicato al progetto “Virtù, i 100 ingredienti della dieta sostenibile”, che racconta attraverso le interviste ed i partner come nasce la voglia di condividere e trasmettere il messaggio della Dieta Mediterranea come modello di Dieta Sostenibile e la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, gli obiettivi veri e propri dell’evento.

All'interno del Magazine Virtù potrete leggere un'interessante intervista ad Anna Maria Palma, Direttrice della scuola di cucina TuChef su "La cucina come recupero delle tradizioni".

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L’APPUNTAMENTO

Il nome del progetto si ispira alle “Virtù Teramane”, piatto tradizionale abruzzese preparato con circa 100 ingredienti diversi, immolati sull’altare della primavera sopraggiunta, e condiviso con vicini e parenti in occasione del ‘Primo Maggio’.
La caratteristica nella preparazione di questo piatto è che ogni ingrediente viene cucinato e preparato uno ad uno separatamente. S’innesca qui un andamento rotante che riprende i temi dell’economia circolare dove ogni elemento ritorna, ogni ingrediente non si annulla ma conserva la sua essenza. Allo stesso modo anche questo progetto Virtù vuole fondere ingredienti di scienza, di letteratura, di arti visive e performative, per realizzare un messaggio da condividere con il pubblico.

Gli interventi scientifici dell’evento digitale, a cui hanno partecipato illustri relatori, sono stati articolati in cinque aree tematiche: ambiente, salute, società, alimentazione e consumo.

QUANDO L’ALIMENTAZIONE SI DICE SOSTENIBILE?

Ma cosa intendiamo quando parliamo di diete sostenibili?

Secondo la FAO, le diete sostenibili sono le diete che sono composte da alimenti la cui produzione ha un basso impatto ambientale, che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e che permettono una vita sana e attiva per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili, mediante una grande varietà di alimenti consumati, proteggono e rispettano la biodiversità e gli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, accessibili, economicamente eque e convenienti, nutrizionalmente adeguate, sicure e sane, mentre ottimizzano l’uso delle risorse naturali e di quelle umane.

Quando buttiamo via cibo - dichiara Andrea Sonnino, Presidente FIDAF - buttiamo via al contempo le risorse naturali che sono state impiegate per produrle. Acqua utilizzata, terra impegnata, biodiversità sfruttata, anidride carbonica emessa in atmosfera per niente. La FAO stima che circa il 30% del cibo prodotto viene perduto o sprecato nelle varie fasi della filiera alimentare. In altre parole, se riuscissimo a eliminare perdite e sprechi potremmo risparmiare per esempio 250 miliardi di litri dell’acqua usata per la coltivazione dei campi o per gli allevamenti animali, potremmo coltivare solo due terzi della superficie oggi utilizzata, e via dicendo. Molto deve essere fatto per migliorare l’efficienza delle catene logistiche di trasporto, conservazione e distribuzione degli alimenti, ma molto può essere fatto anche dai consumatori per rendere più intelligenti i loro acquisti ed evitare sprechi nei loro frigoriferi e sulle loro tavole. Ne guadagnerebbe molto l’ambiente, ma ne otterrebbe un beneficio anche il loro portafoglio.

I CONSIGLI PER RENDERE SOSTENIBILE LA NOSTRA ALIMENTAZIONE

Il consumatore può fare molto per la sua salute e quella dell’ambiente attraverso le proprie scelte alimentari - spiega Laura Rossi, Coordinatore generale Osservatorio Nazionale Sprechi Alimentari costituito in ambito CREA su richiesta del MIPAAF - Ad esempio, la produzione di carni bovine ha un impatto ambientale più elevato rispetto a quella di altre carni, come quella suina e il pollame. Prediligere le carni bianche (pollame e coniglio), ridurre i consumi di carne rossa, sia fresca che trasformata (bovina, suina e ovina) e sostituire spesso la carne con pesce, uova, latticini o con la combinazione di cereali e legumi, rappresentano scelte ottimali sia dal punto di vista nutrizionale sia dal punto di vista ambientale.

Tuttaviaconclude Laura Rossi poiché l’obiettivo di salute pubblica è aumentare il consumo di ortaggi, frutta e verdura, tali prodotti possono rappresentare una strategia accettabile che stimola il consumatore in tal senso.

LA BATTAGLIA CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI

Uno degli impegni più grandi che ha preso già dal 2015 l’ONU è stato quello di “creare nuovi percorsi per i Sistemi di nutrizione, agricoltura e alimentazione”.Si tratta dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDGs) n.2 “FAME ZERO: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”. Si inizia quindi a capire l’esigenza di garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.

IL DIGITAL EVENT VIRTU’

Il Webinar del 24 Novembre è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della FIDAF - Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali.

Per vedere l’evento completo clicca qui!

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